GIUSEPPE COCCO MEZZI PACCHERI RIGATI N.118 GR.250
I Mezzi Paccheri Rigati di Giuseppe Cocco sono la scelta ideale per chi ama la pasta artigianale di alta qualità. Realizzati con semola di grano duro selezionata e trafilati al bronzo, questi mezzi paccheri rigati sono perfetti per trattenere sughi ricchi e saporiti. Confezionati in pratiche confezioni da 250g, sono l'ingrediente ideale per piatti tradizionali o creativi, da preparare in famiglia o con amici. Scopri il gusto autentico della tradizione italiana con gli Mezzi Paccheri Giuseppe Cocco e trasforma ogni pasto in un’esperienza indimenticabile!
Descrizione
Mezzi Paccheri Rigati Caserecci - Confezione da 500 G
Mezzi Paccheri Rigati Artiginali
I Mezzi Paccheri Rigati di Giuseppe Cocco sono la pasta perfetta per chi cerca il massimo del gusto e della qualità.
Realizzati con semola di grano duro selezionata e trafilati al bronzo, questi paccheri dal carattere deciso sono ideali per sughi ricchi e avvolgenti.
La loro speciale rigatura trattiene il condimento, offrendo ogni volta un'esperienza di sapore unica.
Confezionati in pratiche confezioni da 250g, sono perfetti per piatti raffinati e sfiziosi, ideali per ogni occasione.
Porta a tavola l'eccellenza della tradizione italiana con gli Mezzi Paccheri Giuseppe Cocco e sorprendi tutti con un piatto indimenticabile!
Mezzi Paccheri alla Mediterranea
Un bel piatto di pasta con un sughetto fresco può diventare davvero prelibato. Bastano pochi ingredienti e il gioco è fatto.
Ingredienti:
180 gr di mezzi paccheri Giuseppe Cocco
2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
200 gr di stracciatella
Oltre un Secolo di Tradizione
Era il 1916 quando Domenico Cocco entrò a lavorare in un pastificio e aveva solo 14 anni. Il lavoro, con gli anni, si trasformò in passione. Il giovane apprese così velocemente le tecniche e gli accorgimenti di quest’arte dagli anziani “Mastri” pastai da essere chiamato dopo poco tempo, anche lui, “Mastro Domenico”. Dedicò la sua vita a questo affascinante mestiere, ne custodì tutti i segreti che, col tempo, svelò a suo figlio Giuseppe così come gli anziani avevano fatto con lui.